Statua del dio Thot in basalto
Porto Cesareo (LE) | IV sec. a.C.
Rinvenuta nel mare di Porto Cesareo, la statua raffigura un babbuino, animale associato a Thot, il dio egizio della scrittura, come ricorda l’iscrizione geroglifica incisa sulla base. L’animale è rappresentato in una posa consueta: seduto con le zampe anteriori posate sulle ginocchia e la coda ripiegata sul basamento rettangolare. Sulla base della statua è presente un’iscrizione in geroglifico, che in realtà non riporta il nome del dio, ben identificabile però non solo dall’iconografia della statua stessa, ma dagli appellativi che lo qualificano. Attribuita già da Botti, che per primo la pubblicò all’Epoca Tarda, da lui indicata nel suo complesso come “Saitica”, la statua è stata datata al IV secolo a.C. (corrispondente all’egiziana XXX dinastia), periodo a cui rimandano molti confronti e nel quale la statua può essere inquadrata.
L’iscrizione riporta anche il nome della città di Ra-Nefer, intesa come luogo di origine della statua, localizzabile nel Delta del Nilo, da dove si presume sia giunta fino alle coste pugliesi forse in epoca romana.