L’Addolorata

29 marzo 2022 29 marzo 2022

Come descritto nel Vangelo di Luca la Vergine ha un pugnale che le trafigge vesti e cuore. Il volto è dolente e in lacrime, ma le mani e le braccia sono protese e aperte ad indicare la rassegnazione e la accettazione del volere di Dio. Quattro cherubini disposti sui due lati della tela sembrano partecipare al dolore con i visi fortemente espressivi.

È evidente il senso patetico della scena ma nello stesso tempo la sua composizione estremamente sobria, realizzata con una tavolozza di colori sfumati dal bruno al rosso della veste dell’Addolorata, cui fa da unico elemento di contrasto il cupo azzurro del mantello.

La collezione Ricciardi

La tela è giunta al Museo di Taranto attraverso la donazione della collezione dei quadri di Monsignor Giuseppe Ricciardi, vescovo di Nardò, che nel proprio testamento redatto nel 1907 lasciò diversi quadri direttamente al Museo di Taranto. La collezione, visibile nel piano ammezzato del MArTA, comprende molti importanti dipinti della scuola napoletana e pugliese fra Barocco e Rococò.

Paolo De Matteis ha inoltre realizzato a Taranto intorno al 1713/1714 la decorazione del tamburo e della cupola del Cappellone di San Cataldo in Duomo la rappresentazione dei miracoli e la sua salita in cielo, accolto in piena gloria.

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