Databile nell’avanzato IV sec. a.C., il rilievo presenta l’iconografia imberbe e giovanile di Dioniso, tipica delle raffigurazioni di età classica e alto-ellenistica. I grappoli d’uva e la benda rituale nota come mitra – all’origine dell’epiteto mitrephoros, “portatore di mitra”, con il quale il dio era talvolta invocato – connotano Dioniso come dio del vino, portatore di ebbrezza ma anche dell’estasi che eleva i seguaci del dionisismo al di sopra dell’ordinaria condizione umana, liberandoli e facendo loro sperimentare l’identità col divino. Altro tipico attributo di Dioniso e dei membri del suo thiasos è il tirso, il lungo bastone la cui estremità in forma di pigna, generalmente avvolta da tralci d’edera, sembra recare in questo caso un coronamento di aghi di pino.
Dioniso