“Antichi popoli di Puglia. L’archeologia racconta” è il titolo della mostra nelle sale del Castello Svevo di Bari.
L’allestimento che sarà aperto al pubblico dal prossimo 5 dicembre (la Notte di San Nicola) è a cura del direttore Generale Musei, Massimo Osanna e del direttore regionale Musei Puglia, Luca Mercuri.
L’esposizione, prodotta interamente dal Ministero della Cultura e dalla Direzione Regionale Musei di Puglia, propone un viaggio nel tempo attraverso l’archeologia delle civiltà pugliesi, dai dauni ai peuceti, dagli japigi ai messapi, passando per uno dei centri nevralgici della Puglia antica, ovvero Taranto.
Sono, infatti, oltre seicento i reperti attraverso i quali si ricostruisce il racconto dei popoli di Puglia in un arco temporale che va dall’VIII secolo a.C. fino all’epoca dell’imperatore Augusto.
“La consapevolezza che su questo territorio insista un così ricco patrimonio archeologico è il punto di partenza da cui nasce l’ambizioso progetto espositivo di “Antichi popoli di Puglia”, che riunisce in un solo percorso i contesti e le opere più significative dell’archeologia pugliese – ha detto il direttore Generale Musei, Massimo Osanna – L’allestimento diventa altresì occasione per evidenziare, anche con la presenza di opere usualmente non esposte, la pluralità di culture avvicendatesi nel territorio, attraverso una narrazione che ne valorizza i caratteri peculiari”.
All’esposizione, offerta al pubblico anche attraverso un allestimento scenografico e video-installazioni, hanno contribuito i musei pugliesi civici e regionali, le Soprintendenze, la Direzione Regionale Musei Basilicata e il Museo Archeologico Nazionale di Taranto con 36 reperti provenienti prevalentemente dall’area dell’acropoli di Saturo, dallo scavo tarantino di via Leonida e dalle tombe di Canosa.
Popoli di Puglia
Il racconto archeologico dal 5 dicembre in mostra al Castello Svevo di Bari.