La stagione espositiva del Museo Archeologico Nazionale di Taranto – MArTA si arricchisce con una mostra che mette in correlazione due giganti dell’ltalia antica: la colonia spartana di Taras-Taranto e Vatl-Vetulonia, la famosa città della Dodecapoli etrusca.
I due protagonisti del Mediterraneo sono al centro di un Evento culturale – a cura di Eva Degl’Innocenti (direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto) e Simona Rafanelli (direttrice del Museo Civico Archeologico di Vetulonia) articolato in due mostre (una al Museo Civico Archeologico di Vetulonia, I’altra al Museo Archeologico Nazionale di Taranto) e un Convegno internazionale che si terrà a Taranto dal 17 al 19 novembre 2021.
Oltre a testimoniare la fruttuosa collaborazione fra i due Musei archeologici, il progetto è espressione della volontà di stabilire una solida interazione fra realtà territoriali distinte attraverso il dialogo intrecciato fra due antiche civiltà, quella magnogreca e quella etrusca, proiettato storicamente nel bacino del Mediterraneo.
Un evento unico, declinato in tre atti: la mostra a Vetulonia che è stata inaugurata a metà giugno, la mostra al MArTA e il convegno internazionale dedicato al rapporto tra Magna Grecia e Etruria che si terrà a Taranto dal 17 al 19 novembre 2021.
“Taras e Vatl. Protagonisti del Mediterraneo a confronto. Archeologia di Vetulonia a Taranto” – a cura di Eva Degl’Innocenti e Lorenzo Mancini (funzionario archeologo del MArTA), in collaborazione con Simona Rafanelli – è il titolo della mostra che fino al 9 gennaio 2022 presso il Museo Archeologico Nazionale di Taranto farà scoprire ai visitatori il rapporto tra le due città antiche di Taranto e Vetulonia, i cui destini, fin dalle origini della loro mitistoria e nell’immaginario simbolico dell’arte figurativa, sono strettamente legate al mare.
Primo nucleo dell’esposizione tarantina è la presentazione del tumulo di Poggio Pelliccia, monumentale complesso funerario innalzato nel territorio di Vetulonia. Se ne propone per la prima volta la ricostruzione in scala 1:1 della camera e di buona parte del dromos (corridoio) di accesso. La scelta è giustificata dalla varietà degli oggetti deposti nella tomba che, sebbene pesantemente saccheggiata, ha restituito materiali sufficienti a comprendere il livello di benessere raggiunto dalle èlites locali tra l’età orientalizzante e I’età classica (Vll-V sec. a.C.).
La seconda sezione illustra i costumi funerari e la cultura materiale di Taranto nello stesso orizzonte cronologico in cui la tomba di Poggio Pelliccia fu utilizzata. Attraverso I’esposizione di alcuni corredi delle necropoli urbane, provenienti dai depositi del Museo, si potrà apprezzare I’ampiezza della rete di relazioni culturali e commerciali che facevano capo alla colonia spartana, coinvolgendo i centri del Mediterraneo che, negli stessi anni, intrattenevano rapporti con I’Etruria.
È la prima volta che si offre alla fruizione pubblica una ricostruzione in scala reale 1:1 di un monumentale complesso funerario di questo tipo. Attraverso il dromos – corridoio – di accesso, il visitatore arriva alla camera funeraria della tomba a tholos dove scopre gli straordinari reperti provenienti proprio dal sito del territorio di Vetulonia – spiega la direttrice del MArTA, Eva Degl’Innocenti – Una porta del tempo che abbiamo ricostruito, grazie all’arte e alla tecnica della cartapesta di artisti e artigiani di Putignano e Massafra, valorizzando anche questo importante patrimonio del territorio pugliese.
Il mare unisce e racconta gli oggetti esposti nella mostra, tra cui reperti provenienti dall’Asia Minore e dalle isole dell’Egeo, narrando le profonde affinità tra le due importanti civiltà, a cominciare dall’artigianato artistico della produzione orafa a cui fa riferimento anche la mostra tarantina.
Accanto alla sezione dedicata a Vetulonia, vi sono le testimonianze provenienti da Taranto e dall’importante tradizione orafa locale raccontata anche nel sito peuceto di Ruvo di Puglia. Si potranno, infatti, ammirare anche i reperti legati al rapporto tra l’antica colonia spartana e i popoli indigeni pugliesi ed una ricostruzione in miniatura della sepoltura magno greca di un fanciullo, con costumi funerari e corredi riferibili allo stesso orizzonte cronologico del sito di Poggio Pelliccia.
La mostra “Taras e Vatl. Protagonisti del Mediterraneo a confronto. Archeologia di Vetulonia a Taranto” sarà visitabile dal 23 luglio 2021 al 9 gennaio 2022. L’ingresso alla mostra è incluso nel biglietto di accesso al Museo Archeologico Nazionale di Taranto. Info e prenotazioni su www.shopmuseomarta.it