Si chiama “Tesoros del Museo Arqueológico Nacional de Taranto. Griegos y otras civilizaciones antiguas del Sur de Italia” (“Tesori del Museo Archeologico Nazionale di Taranto. Greci e altre civiltà antiche del Sud Italia”), la grande esposizione inaugurata lo scorso 7 dicembre nel Museo Nacional de Bellas Artes di Buenos Aires, in Argentina.
Il grande evento espositivo visitabile fino al prossimo 5 marzo, è curato da Eva Degl’Innocenti e da Lorenzo Mancini.
Obiettivo della rassegna: portare all’attenzione del pubblico argentino una selezione di reperti appartenenti alle collezioni del Museo Archeologico Nazionale di Taranto (MArTA) e illustrativi degli aspetti culturali e produttivi più rappresentativi dell’antica città di Taranto, unica colonia greca della Puglia, e delle altre popolazioni che abitavano in antico la regione pugliese.
Gli oggetti selezionati sono stati scelti, per la loro capacità di evocare, con l’efficacia sintetica del simbolo, temi complessi quali la società, l’ideologia funeraria, la cultura figurativa, le produzioni, il patrimonio di racconti mitici e le credenze religiose dei Greci di Taranto e delle altre antiche civiltà della Puglia, in un periodo compreso tra l’VIII secolo a.C. e il II secolo a.C., quando si compie l’inserimento della regione nella nascente Italia romana. Il progetto consente di esportare le eccellenze dell’archeologia europea e raccontare le storie di una delle più importanti città del Mediterraneo antico: la colonia greca di Taranto, definita la ‘Parigi del mondo antico’ per la sua influenza culturale e la sua capacità di plasmare mode e costumi.