“È importante, soprattutto in Italia, mappare il contemporaneo e la creatività contemporanea. Il nostro è un paese policentrico: anche nel più piccolo centro abitato c’è un grande capolavoro, ci sono artisti e industrie culturali e creative, ma anche fabbriche e imprese che nella storia non solo hanno fatto cultura ma sono esse stesse cultura. Siamo talmente ricchi di creatività contemporanea che la prima cosa da fare è mapparla per poi poterla promuovere e per “artivare” i territori”.
Così ha dichiarato il direttore editoriale di Exibart, Cesare Biasini Selvaggi, nel corso della Giornata di Studi su “Dalla Mappatura alla promozione e artivazione dei territori del contemporaneo”, svoltasi lo scorso 19 ottobre al Museo Archeologico Nazionale di Taranto, sotto il coordinamento scientifico dello stesso manager culturale e di Eva Degl’Innocenti, direttrice del MArTA.
“Artivazione” – ha detto poi Selvaggi – è una parola che ho preso in prestito da Michelangelo Pistoletto – uno degli ospiti della giornata di studio – e abbiamo deciso di utilizzarla perché la cultura deve diventare luogo di incontro di tutti i settori della società, non soltanto di quelli che afferiscono direttamente alla sfera culturale ma anche alle imprese, al terzo settore e alla politica. È la cultura che ci aiuta a pensare in modo diverso e a cambiare punti di vista, e quindi a fare innovazione di cui abbiamo bisogno in tutti i campi. Che questa giornata di studi si svolga al Museo Nazionale Archeologico di Taranto non è un caso: quando da cronista mi sono recato qui qualche mese fa sono rimasto colpito da uno straordinario museo archeologico che però è anche luogo di incontro, che fa rete attraverso la cultura nel suo territorio congiungendo archeologia e arte contemporanea come nella mostra di Federico Gori. E non c’è luogo migliore per parlare di mappatura, promozione e artivazione che è la grande sfida dell’Italia. Si parla molto ora del PNRR e credo che sarà un successo se ti terrà contro anche di questo.”