Il “mondo sonoro” di Pier Paolo Pasolini come una chiave per accedere all’universo del suo pensiero.
Nell’anno del centenario dalla nascita dello scrittore, filosofo e regista italiano, la Fondazione Paolo Grassi porta all’interno del Museo Archeologico Nazionale di Taranto “I semi di Gramsci”: un poema sinfonico di Sylvano Bussotti eseguito per l’occasione dal Quartetto Adorno.
L’appuntamento è il prossimo 28 ottobre dalle ore 19.00 alle ore 20.30 all’interno della Sala Incontri del Museo Archeologico Nazionale di Taranto (ingresso da Corso Umberto n. 41, Taranto).
Il concerto rientra nel progetto denominato “Tra la Carne e il Cielo. Pasolini e la musica, la musica e Pasolini”, legato al centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini e incentrato sui rapporti tra Pasolini, che fu violinista, e la musica.
“Il concerto sarà spunto di riflessione sul rapporto tra Gramsci e Pasolini e sulle loro posizioni di intellettuali sulla società, ricordando anche la bella poesia di Pasolini “Le ceneri di Gramsci” – spiega la direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, Eva Degl’Innocenti.
“I semi di Gramsci” di Sylvano Bussotti saranno eseguiti per l’occasione nella versione per quartetto solo e due quartetti di Wolfgang Amadeus Mozart (n. 15 K 421 e il n. 19 K 465), entrambi dedicati al compositore Franz Joseph Haydn.
Il Quartetto Adorno composto da Edoardo Zosi al violino, Liù Pelliciari al violino, Benedetta Bucci alla viola, Stefano Cerrato al violoncello, è nato nel 2015 e si è distinto a livello nazionale e internazionale, aggiudicandosi nel 2017 il terzo premio, il Premio del Pubblico e il Premio Speciale per la migliore esecuzione del Concorso Internazionale “Premio Paolo Borciani” e nel 2018 la X Edizione del Concorso Internazionale per quartetto d’archi “V. E. Rimbotti”.
I biglietti per il concerto “I semi di Gramsci” (intero 10 euro – ridotto 5 euro + 10% di prevendita) sono disponibili sul portale vivaticket.it
Pasolini e “I semi di Gramsci” il 28 ottobre al MArTA
Il concerto del quartetto adorno in collaborazione con la Fondazione Paolo Grassi.