Mercoledì 23 Marzo le identità artistiche della Sicilia medievale

Il 23 marzo alle ore 18.00 nell’ambito dei “Mercoledì del MArTA” si torna in Sicilia. Questa volta nel Medioevo.

23 marzo 2022 23 marzo 2022

Il 23 marzo alle ore 18.00 nell’ambito dei “Mercoledì del MArTA” si torna in Sicilia. Questa volta nel Medioevo.
Sarebbe sufficiente la ben nota testimonianza del geografo arabo Muhammad al-Idrisi – contemporaneo di re Ruggero II, metà XII sec. – per comprendere la fama di cui Palermo (e la Sicilia tutta) godeva nel Mediterraneo medievale: «la più grande e la più bella metropoli del mondo e le sue bellezze sono infinite […] i suoi edifici abbagliano lo sguardo […]».
È la convivenza di più “anime” e di più culture che appassiona ancora oggi i visitatori dell’antica Trinachia e a cui mercoledì prossimo il MArTA ha deciso di dare risalto grazie alla conferenza della prof.ssa Manuela De Giorgi, dell’Università del Salento, su “Le identità di un’isola: cultura artistica nella Sicilia medievale (secc. VI-XIII)”.
La conferenza intende approfondire, attraverso una serie di monumenti, testimonianze materiali e personaggi storici di particolare rilievo nel panorama siciliano medievale, il lungo rapporto che la Sicilia intrattenne nei secoli in primo luogo con Bisanzio, per ragioni storiche, politiche e culturali.
“Un’eredità bizantina – dice la professoressa De Giorgi – che oltrepassa gli anni del diretto dominio dell’Impero d’Oriente sull’isola (VI-IX secc.) di cui saranno considerati alcuni casi interessanti sia di cultura materiale, sia di decorazione monumentale, e che passa quasi indenne anche alla breve parentesi della dominazione araba, arrivando a fondersi mirabilmente con le istanze ideologiche e autocelebrative della dinastia normanna (XI-XII secc.), che della Sicilia fece il proprio manifesto culturale”.
Lo stretto legame con Bisanzio da una parte e con il mondo islamico dall’altro (in particolar modo con l’Ifriqiya e l’Egitto fatimide) sono le coordinate necessarie per comprendere appieno la portata storica di un’importante pagina del multiculturalismo nel Mediterraneo medievale, che la conferenza metterà in luce attraverso i monumenti e gli oggetti della cultura artistica della Sicilia fino all’epoca sveva: dalle grandi cattedrali agli straordinari cicli musivi, dalla produzione delle nobiles officinae di Palazzo ai muqarnas e al Tesoro della Cappella Palatina. Tutto riconduce ad un’ideologia dell’arte come strumento d’incontro e di condivisione, come testimonia anche il revival di epoca aragonese (tardo XIII-inizio XIV sec.) di modelli precedenti.

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