Saranno l’armatura rinvenuta in agro di Canosa nel 1935 e una loutrophoros apula a figure rosse decorata con il mito di Pelope e Ippodamia, appartenenti alle collezioni del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, i reperti che parteciperanno all’esposizione “Forme e Colori dall’Italia Preromana. Canosa di Puglia”, una mostra itinerante, curata dal Direttore Generale Musei, prof. Massimo Osanna e dal dott. Luca Mercuri, che farà tappa negli Istituti Italiani di Cultura di Santiago del Cile, Buenos Aires, San Paolo e Città del Messico.
L’iniziativa, che aprirà i battenti all’inizio di luglio a Santiago del Cile per terminare ad agosto 2024 a Città del Messico, si concentra sulle caratteristiche più particolari ed evidenti della cultura daunia, raccontate attraverso i reperti provenienti da uno dei centri principali della regione, Canosa di Puglia.
Qui i capi dei clan aristocratici si facevano seppellire con ricchissimi corredi funerari utili a rendere manifesta alla comunità la superiorità della famiglia e dunque il suo diritto a governare sulla collettività.
I reperti che compongono l’esposizione provengono dai depositi del Museo Archeologico Nazionale di Canosa di Puglia, dal Museo Archeologico Nazionale di Taranto, dal Museo Archeologico di Santa Scolastica di Bari e dai depositi della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Foggia e Barletta-Andria-Trani e della Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo con sede a Taranto.
Da luglio 2023 a agosto 2024 i Dauni in America Latina
L’iniziativa, che aprirà i battenti all’inizio di luglio a Santiago del Cile per terminare ad agosto 2024 a Città del Messico.