Anche per il Museo Archeologico Nazionale di Taranto il 14 novembre sarà una giornata dedicata alla Notte dei Musei. L’appuntamento, promosso da ICOM (International Council of Museums), che ogni anno, dal 1977, coinvolge i maggiori musei di tutto il mondo e sottolinea l’importanza di queste istituzioni culturali nel ruolo di crescita oltre che culturale anche sociale di tutti i popoli.
Una data che il MArTA era pronto a celebrare in presenza rimarcando l’anima inclusiva “che il museo tarantino da anni ormai si è dato, ma che il Covid costringe ad una rilettura in chiave digitale.
Rilettura che però non cambia l’alto spessore delle iniziative che dalla mattina, con i laboratori in diretta del MArTA Lab, fino alla sera riguarderanno la programmazione del Museo di Taranto.
“Il Museo non è solo luogo di conservazione e tutela del patrimonio di un territorio – spiega Eva Degl’Innocenti, direttrice del MArTA di Taranto – ma è anche il luogo in cui quelle stesse condizioni vanno garantite per il futuro. Ecco perché la conoscenza ha bisogno di testimoni in grado di perpetuarla, rinnovandola costantemente anche con gli strumenti tecnologici del presente, ma anche di “ambasciatori” che tornino ad emozionarsi di fronte a un reperto. Pensiamo ad esempio a come possono essere affascinati i nostri bambini se accanto ad una lezione di storia diamo loro la possibilità di capirla da vicino direttamente su uno scavo archeologico, davanti ad una porta realizzata nel 2000 avanti Cristo”.
E gli appuntamenti proposti dal polo museale tarantino per il 14 novembre parlano proprio di questo: di nuovi stili di comunicazione e trasmissione della cultura attraverso il 3D e la stampa digitale, ma anche della storia degli uomini, delle donne e dei bambini di una delle aree archeologiche più rappresentative della preistoria dell’Italia settentrionale, ovvero il villaggio palafittico di Lucone di Polpenazze in provincia di Brescia.
“Sono il Nord e il Sud che colloquiano – spiega la direttrice che in diretta dalla pagina Facebook del MArTA il 14 novembre a partire dalle 21,00 interagirà con il dott. Marco Baioni, specialista della preistoria recente dell’Italia settentrionale (neolitico, età del rame e età del bronzo) e direttore del Museo della Valle Sabbia e dell’area archeologica del Lucone”.
A lui si deve la campagna di scavi nella conca del Lucone, la scoperta di ossa di bambini nell’abitato del villaggio di palafitte dell’età del bronzo, il ritrovamento di una porta con asole e chiavistelli del 2034 a.C, ma anche l’esperimento di archeologia pubblica che permette una interazione tra visitatori e archeologi impegnati nell’area di scavo.
“Quell’archeologia parla alle persone e mette nelle mani delle stesse la conoscenza ma anche la responsabilità di preservare quel bene – commenta la direttrice Eva Degl’Innocenti – identica mission del MArTA, e speriamo presto di poter realizzare anche in presenza una serie iniziative ad esempio dedicate ai bambini”.
Per l’appuntamento del 14 novembre segnaliamo pertanto: le dirette del MArTA Lab su stampa 3 D e stampa digitale alle ore 10.30 e 15.30 e la diretta a partire dalle ore 21.00 con il dott. Marco Baioni.
Tutte le dirette saranno visibili on line e in modalità gratuita sul profilo Facebook del MArTA di Taranto all’indirizzo: https://www.facebook.com/MuseoMARTA/