Si parla spesso del mito della fondazione di Taranto, molto meno del fermento che attraversò questa importante città del Mediterraneo nel Medioevo.
Eppure è proprio la città vecchia (un tempo istmo estremo della città), con gli insediamenti dell’antica acropoli greca e romana, ed essere la protagonista degli insediamenti medievali strettamente connessi al mare e al traffico delle merci.
Nell’ambito del progetto FISH. & C.H.I.P.S. mercoledì 7 luglio alle ore 18.00 si parlerà proprio di questo, con la relazione della professoressa Silvia De Vitis su “La città murata. Taranto e il mare nel Medioevo”.
La storia della città di Taranto nel Medioevo è complessa e presenta alcuni punti oscuri – dice la prof.ssa Silvia De Vitis – In primo luogo abbiamo due fasi distinte dell’insediamento urbano, corrispondenti a due ubicazioni differenti: sino al IX/X secolo l’abitato è in continuità con la città antica, mentre dal X secolo la città diventa il castrum di Taranto che i Bizantini traslano nel sito dell’antica e abbandonata acropoli greca: la Città Vecchia.
La riorganizzazione urbana bizantina segna dunque un momento fondamentale per Taranto, che viene ridisegnata, – continua – partendo dalle preesistenze e da alcune caratteristiche geomorfologiche, come il salto calcarenitico lungo la costa nord, precedentemente adibito a necropoli.
All’interno dell’urbanistica di matrice bizantina, l’organizzazione degli spazi evidenzia lo stretto rapporto con il mare che caratterizza la città anche nella sua componente militare, artigianale e sociale.
La conferenza che si svolgerà on line sui canali Facebook e Youtube del MArTA sarà introdotta dalla direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, Eva Degl’Innocenti e dall’assessore al patrimonio e lavori pubblici del Comune di Taranto, Francesca Viggiano.