Si svolgerà Mercoledì 21 luglio 2021 alle ore 18.00 nell’ambito del progetto FISH. & C.H.I.P.S. la conferenza “Piatti da pesce e pesci nel piatto, ieri e oggi”. Dopo l’introduzione da parte della direttrice del MArTA, Eva Degl’Innocenti a relazionare saranno la prof.ssa Giuseppina Gadaleta (Università di Bari) e il dott. Giambattista Bello (biologo marino).
Sette reperti conservati al MArTA ed a breve esposti nella mostra organizzata nell’ambito del progetto FISH&C.H.I.P.S. documentano una singolare tipologia di vaso a figure rosse noto come “piatto da pesce”, un contenitore pressoché piano e munito di incavo centrale, quasi sempre decorato con figure di pesci, molluschi e crostacei commestibili, realizzato soprattutto ad Atene, in Sicilia e in Italia meridionale durante il IV secolo a.C. e ritrovato talvolta in contesti abitativi ma soprattutto cultuali e funerari, dove la versione figurata del piatto-tagliere adatto al trasporto e al servizio di seafood evocava probabilmente la reale offerta di animali marini in occasione di riti.
Nella città di Taranto, certamente contrassegnata da una fiorente attività di pesca e di cui è nota la consuetudine di allestire sontuosi banchetti – spiega la prof.ssa Giuseppina Gadaleta – furono attive le botteghe di ceramisti e ceramografi che introdussero nel repertorio vascolare a figure rosse “apulo” la pratica di modellare e dipingere simili oggetti. Colpisce, tuttavia, l’assenza di dati relativi a contesti tarantini che ne abbiano restituito testimonianza.
Fa eccezione uno degli esemplari in mostra, rinvenuto frammentario, restaurato e rimasto a lungo nascosto nei depositi e pertanto schedato nei repertori con un certo margine di incertezza e senza indicazioni di rinvenimento – continua – Solo recentemente il piatto è stato recuperato, restituendo agli studiosi e al pubblico la possibilità di osservarlo direttamente e approfondirne la valutazione con riferimento allo stile, al verosimile contesto nonché agli animali marini rappresentati. Questi sono quattro: due pesci, un crostaceo e un mollusco cefalopode. Sono raffigurati naturalisticamente, cosicché è possibile individuare ciascuna specie con un buon grado di approssimazione. Le considerazioni che ne scaturiscono riguardano l’ambiente marino da cui questi prodotti alieutici provengono; quindi, la possibile modalità di pesca, il loro valore alimentare (si tratta di organismi marini eduli di un certo pregio) e, più in generale, l’alimentazione dei Tarantini.
La conferenza si svolgerà in modalità on line.
Appuntamento 21 luglio
Piatti da pesce e pesci nel piatto” FISH & CHIPS